Abbronzatissime senza sole ma con qualche regola

18 maggio 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Estate

Abbronzatissime senza sole ma con qualche regola



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Per sfoggiare la tintarella in anticipo potete utilizzare gli autoabbronzanti conoscendone pregi e difetti: ecco quali.

Come scegliere e usare gli autoabbronzanti


Forse anche voi non ne potete più di questo tempo incerto che fa sospirare il caldo e quella voglia della pelle di un colorito color biscotto. Se proprio non resistete più a vedervi pallide e smorte sappiate che la cosmetica può aiutarvi con i prodotti autoabbronzanti.
Se poi avete dei problemi ad esporvi direttamente ai raggi solari perché soggette a couperose o soffrite di varici, questi cosmetici fanno al caso vostro.

Autoabbronzanti sicuri se utilizzati in modo corretto


Va subito detto che le formulazioni degli autoabbronzanti non sono melanogene cioè non sono in grado di trasformarsi in melanina ma creano un'ossidazione superficiale simile a quella prodotta dalla melanina e non proteggono dai danni dei raggi ultravioletti.
Generalmente gli autoabbronzanti utilizzano ingredienti di provenienza naturale (come alcuni zuccheri) e quindi non sono dannosi perché hanno un'azione superficiale e possono essere utilizzati anche da chi ha la pelle delicata e sensibile.

Per ottenere l'effetto desiderato bisogna prestare molta attenzione alla loro applicazione, rispettando alcune precauzioni e usando qualche accorgimento:

  • La pelle su cui stendere l'autoabbronzante deve essere pulita alla perfezione e priva di tracce di acne, imperfezioni e crosticine o cellule morte che ne impedirebbero la colorazione
  • Eliminate inspessimenti e callosità da gomiti e talloni perché in questi punti il prodotto diventerebbe più scuro
  • Depilate o schiarite i peli superflui (specie se molto scuri) sopra le labbra e nelle zone basette e nuca per evitare la formazione di inestetiche zone d'ombra
  • Legate i capelli e proteggeteli con un fazzoletto o una striscia di cotone idrofilo prima di applicare il prodotto
  • Spalmate l'emulsione autoabbronzante velocemente e in modo uniforme, 1 volta sola, massaggiando per far penetrare il prodotto  e per evitare che delle parti della cute restino scoperte
  • Dato che il prodotto asciuga in tempi brevi, alla fine lavatevi bene le mani e, se necessario, controllate le zone delle pieghe della pelle dove l'autoabbronzante tende ad accumularsi come l'inguine, l'area sotto le ginocchia, attorno alle sopracciglia, sotto le unghie, fra le dita.
  • Se dovete usare il prodotto solo su una parte del corpo come il viso o le gambe, sfumate bene i contorni fra la parte 'colorata' e il resto con una salvietta di carta o un batuffolo di cotone.

Caratteristiche a cui prestare attenzione

Se gli autoabbronzanti sono quindi un'ottima soluzione per sfoggiare subito la tintarella, anche se artificiale, dovete ricordare che questi prodotti hanno alcune caratteristiche che dovete tenere presenti.
Gli autoabbronzanti, per esempio, tendono a scolorirsi velocemente  - dato che la loro azione è solo superficiale - e per questo il prodotto va rinnovato spesso, specie sul viso, supportandolo con un make up adeguato.
Gli abbronzanti artificiali possono conferire un'antiestetica colorazione giallastra alle epidermidi olivastre o troppo pallide. In questo caso è necessario che prima dell'applicazione del prodotto ci si esponga veramente ai raggi solari per permettere una colorazione più 'naturale' con l'aiuto di un po' di melanina prodotta dalla pelle.
Solitamente gli autoabbronzanti non contengono filtri per i raggi ultravioletti ma la moderna cosmetica ha creato formulazioni con l'aggiunta di un filtro solare che permette però un'esposizione per un tempo limitato dato che la protezione che può offrire è inferiore a quella dei protettivi specifici a elevato fattore (cioè con Spf da 30 in su).
Se trovate delle tracce scure sugli asciugamani, solitamente dopo la doccia, sappiate che non sono causate da uno stingimento dell'autoabbronzante bensì dalle cellule morte che si staccano dalla superficie del nostro corpo e che sono ricche di questo pigmento.


Luisella Acquati



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