Anziani, i 10 consigli dei fisioterapisti per una vita attiva senza rischi

27 luglio 2020
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Anziani, i 10 consigli dei fisioterapisti per una vita attiva senza rischi



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Come può un anziano ritornare ad una "vita normale" dopo tre mesi di clausura forzata, evitando cadute e fratture? Per rispondere a questa domanda i fisioterapisti esperti nella gestione della persona con problemi di salute conseguenti all'invecchiamento hanno concentrato la loro attenzione per offrire 10 consigli per gli over 65 a partire da "non rinunciare all'esercizio fisico.


10 CONSIGLI   10 CONSIGLI

I dieci consigli per gli over 65


  1. Non rinunciare all'esercizio fisico: si può allenare la forza e l'equilibrio alzandosi senza aiuto delle mani da una sedia, ripetendo il movimento 10 volte, utilizzando una sedia stabile

  2. Alzati lentamente e gradualmente dal letto

  3. Indossa calzature sicure (possibilmente chiuse) oltre che comode, sia in casa che per uscire

  4. Indossa abiti comodi

  5. Evita tappeti e fili volanti

  6. Accendi sempre la luce quando ti muovi in casa

  7. Fai la doccia in sicurezza, mettendosi a sedere e usando dei tappeti antiscivolo

  8. Evita di salire su scale e su oggetti instabili

  9. Evita che i mobili siano degli ostacoli o di avere appoggi precari

  10. Ricordati di andare in bagno con regolarità (meglio da seduti).


Prevenzione delle cadute degli anziani


Queste semplici indicazioni fanno parte della Campagna di informazione per la prevenzione delle cadute degli anziani, promossa a livello nazionale dal Gruppo di interesse specialistico-Gis di Fisioterapia geriatrica Aifi: si tratta di due locandine -volantini di grande impatto grafico che lanciano il messaggio "Fase 2: Muoviti responsabilmente e aiuta ad un graduale movimento!" e che sono indirizzate direttamente agli anziani, ai loro caregivers ed ai fisioterapisti su tutto il territorio nazionale giusto nel periodo di "ripartenza" dopo il lockdown da Coronavirus.

"Occorre ricordare che la prevenzione delle cadute è una sfida sanitaria per l'invecchiamento della popolazione - è la considerazione di Anna Maria Foggetti, tra i promotori dell'iniziativa e componente del Gis di Fisioterapia geriatrica - poiché il numero di casi aumenta proporzionalmente all'incremento del numero di anziani in tutti i Paesi del mondo". Le cadute, le cui cause ed origini sono di differente natura, hanno importanti ripercussioni cliniche, funzionali e psicologiche sulla persona direttamente coinvolta, oltre ad importanti conseguenze economico-sanitarie.

Per questi motivi - tutti argomenti che nel periodo post-emergenza Covid.19 assumono un dimensioni ancor più rilevanti - risulta particolarmente importante mantenere costantemente attivi i programmi di valutazione e gestione preventiva del rischio caduta, tali da ridurre l'impatto disabilitante di questi eventi accidentali. "La nuova condizione in cui ci troviamo - sottolineano i fisioterapisti Aifi - può ancora influenzare molto la nostra quotidianità, soprattutto vincolando il nostro movimento e le nostre abitudini all'esercizio fisico; la popolazione anziana, sia quella sana che quella con problemi di disabilità, è sempre quella maggiormente esposta al rischio di caduta". Già durante la Fase 1 - quella di più stretto lockdown, il Gis di Fisioterapia geriatrica aveva lanciato alcuni messaggi per invitare ad un movimento corretto anche tra le mura domestiche.

Oggi anche la Campagna di prevenzione delle cadute ha inserito una progressione nei contenuti del messaggio, affinché la persona anziana possa muoversi in sicurezza, sia nell'ambito domestico che all'aria aperta, ma in modo responsabile, consapevole e graduale. "Gli obiettivi della Campagna di informazione per la prevenzione delle cadute sono chiari e diretti", precisa Anna Maria Foggetti, "l'invito agli anziani è dunque quello a Muoversi Responsabilmente, cioè ad organizzare la propria attività fisica, dentro e fuori casa, con la consapevolezza di eventuali limiti e deficit di resistenza e/o di forza muscolare, molti dei quali causati dalla drastica riduzione dell'esercizio fisico di questi ultimi mesi. La stessa consapevolezza riguarda i caregivers a cui sono rivolte le rinnovate indicazioni per aiutare a far riprendere gradualmente il movimento al proprio assistito.


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