Mal di testa da cervicale

08 aprile 2022
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Mal di testa da cervicale



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Il mal di testa da cervicale è un disturbo molto comune tra gli adulti, più frequente nelle persone con età compresa tra 40 e 60 anni e nel genere femminile.

Questa condizione, spesso denominata "la cervicale", interessa il tratto di colonna vertebrale - composto da sette vertebre - che sostiene il collo e la testa, e che prende il nome di regione cervicale.

Al mal di testa da cervicale sono associati una muscolatura poco tonica, uno stile di vita sedentario e, non ultimo, la sofferenza da stress.

Cause del mal di testa da cervicale


Le cause della cervicalgia possono essere varie: dal trauma, allo strappo muscolare, alla contrattura. Tra gli eventi scatenanti si pensi per esempio al colpo di frusta, ma anche a una postura scorretta, mantenuta troppo lungo, con irrigidimento della muscolatura circostante. Il mal di testa da cervicale è anche favorito da stress e stati ansiosi.

Un'altra causa è la cattiva occlusione dentale; quando le arcate dentali non si chiudono in modo corretto, oppure quando è presente il bruxismo, ossia la tendenza a digrignare i denti soprattutto durante la notte, si verificano delle tensioni mandibolari che possono causare infiammazione dei muscoli e dolore che si irradia fino a testa e collo.

Quando il mal di testa compare la mattina, al risveglio, molto probabilmente è perché si è tenuta una posizione invariata per molte ore consecutive, con conseguente irrigidimento e contrattura della muscolatura.

Tra le patologie che possono colpire la zona cervicale superiore, ossia le prime tre vertebre del collo, vi sono anche artrosi, artriti e ernia del disco.

Quali sono i sintomi


Il mal di testa da cervicale si accompagna a difficoltà di rotazione della testa e dei movimenti, tensione e rigidità del collo.

Il classico mal di testa da cervicale, la sindrome cervico-cefalica, comporta un dolore di tipo tensivo ai lati del capo e una sensazione di compressione a partire dalla nuca verso la parte alta della testa. Il tipo di dolore può essere localizzato, più o meno intenso, continuo o intermittente, episodico o cronico.

Non è raro che questi sintomi siano accompagnati anche da nausea, vomito, fastidio per la luce e i rumori.

A volte la sindrome si estende anche alle spalle e alle braccia, magari con formicolio alle mani. Si parla in questo caso di sindrome cervico-brachiale.

La diagnosi

Quando il disturbo si presenta più che occasionalmente, una diagnosi corretta e una terapia preventiva sono importanti per evitare la cronicizzazione.

La diagnosi prende prima di tutto in esame lo stile di vita della del paziente, in termini di tipo di professione svolta, tipo di posizione assunta durante il giorno, attività fisica e anche alimentazione. Quindi è molto importante essere in grado di descrivere gli attacchi in termini di frequenza, sintomi, durata e tipologia; in questo senso può essere molto utile prendere l'abitudine di compilare un diario.

Terapia e prevenzione

Durante la fase acuta è necessario intraprendere una terapia con antinfiammatori, e possibilmente stare a riposo. Quello che bisogna invece cercare di evitare è che il disturbo si presenti frequentemente.

Per prevenirlo, è importante cercare di mantenere uno stile di vita attivo curando la postura. Se il collo rimane contratto a lungo, tipicamente quando si trascorrono molte ore seduti alla scrivania con una posizione scorretta, si verificano delle infiammazioni ai muscoli e ai nervi. E' importante allora cercare di non irrigidire le spalle e di non abbassare troppo la testa, durante il lavoro cambiare posizione spesso e, periodicamente, fare movimenti lenti per sciogliere la muscolatura del collo e delle spalle. È molto utile tenere mobilizzata la parte di colonna vertebrale che regge il collo e testa con esercizi specifici, e anche rafforzare la muscolatura circostante.

Praticare esercizio fisico è una forma utile di prevenzione, ma paradossalmente anche la stessa attività fisica potrebbe scatenare il mal di testa da cervicale. Per esempio, a volte gli esercizi che coinvolgono gli arti superiori potrebbero sollecitare una muscolatura già contratta e innescare il dolore. Interventi come ginnastica, o eventualmente fisioterapia, non devono essere praticati in fase acuta; è necessario quindi attendere che l'infiammazione si sia risolta.

Fumo e alcol non possono che peggiorare il rischio di attacchi di cervicale.

Stefania Cifani




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