26 aprile 2024
Farmaci - Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia
Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia 1000 mg polver per soluzione orale 16 bustine
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Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia 1000 mg polver per soluzione orale 16 bustine è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di paracetamolo, appartenente al gruppo terapeutico Antipiretici, Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.MARCHIO
Paracetamolo Aurobindo Pharma ItaliaCONFEZIONE
1000 mg polver per soluzione orale 16 bustineFORMA FARMACEUTICA
polvere per soluzione
PRINCIPIO ATTIVO
paracetamolo
GRUPPO TERAPEUTICO
Antipiretici, Analgesici FANS
CLASSE
C
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
8,90 €
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia? Perchè si usa?
Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia 1000 mg è indicato nei bambini e negli adolescenti di età superiore ai 16 anni per il trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e della febbre.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia?
Per evitare il rischio di sovradosaggio, ci si deve accertare che nessuno dei medicinali presi in concomitanza contenga paracetamolo.
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela nelle seguenti circostanze (vedere paragrafo 4.2 dove rilevante):
- Compromissione epatica
- Alcolismo cronico
- Danno epatico (VFG ≤ 50 ml/min)
- Sindrome di Gilbert (ittero familiare non emolitico)
- Trattamento concomitante con medicinali che alterano la funzionalità epatica
- Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
- Anemia emolitica
- Deplezione di glutatione
- Disidratazione
- Malnutrizione cronica
- Peso inferiore ai 50 kg
In generale, i medicinali a base di paracetamolo devono essere presi senza consiglio del medico o del dentista solo per pochi giorni e a dosi non elevate.
In seguito all'uso scorretto, a dosi elevate e a lungo termine di analgesici, può verificarsi cefalea che non può essere trattata con dosi più elevate del medicinale.
In generale, l'assunzione abituale di analgesici, in particolare un'associazione di numerose sostanze analgesiche, può portare a danno renale permanente con il rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici).
Si sconsiglia l'uso prolungato o frequente. I pazienti devono essere consigliati di non assumere in concomitanza altri medicinali contenenti paracetamolo. L'assunzione di dosi multiple giornaliere in una sola somministrazione può danneggiare gravemente il fegato; in tal caso non si verifica perdita di coscienza. Tuttavia si deve cercare immediatamente assistenza medica.
La brusca interruzione dopo uso scorretto, a dosi elevate e a lungo termine di analgesici può condurre a cefalee, affaticamento, dolore muscolare, nervosismo e sintomi autonomici. Questi sintomi di astinenza si risolvono entro pochi giorni. Fino a quel momento, si deve evitare l'ulteriore assunzione di analgesici e non deve essere ricominciata senza consiglio del medico.
Si deve prestare cautela quando paracetamolo viene usato in associazione con induttori di CYP3A4 o con l'uso di sostanze che indicono gli enzimi epatici quali rifampicina, cimetidina, antiepilettici come glutetimide, fenobarbitale e carbamazepina.
Si consiglia cautela nella somministrazione di paracetamolo in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min (vedere paragrafo 4.2)) o insufficienza epatocellulare (da lieve a moderata). Durante il trattamento con paracetamolo non si devono assumere alcolici.
I rischi del sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcolica non cirrotica. Si deve prestare cautela nei casi di alcolismo cronico. Nei pazienti con abuso di alcol la dose deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2). In questo caso la dose giornaliera non deve superare 2 grammi.
Si deve cercare immediato consiglio medico in casi di sovradosaggio anche se il paziente sta bene a causa del rischio di danno epatico irreversibile (vedere paragrafo 4.9).
Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché è stato segnalato lieve broncospasmo con paracetamolo (reazione crociata).
Questo medicinale contiene saccarosio. I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o carenza di saccarosio-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Dosi maggiori di quelle raccomandate comportano il rischio di danno epatico molto grave. Deve essere somministrato un antidoto il prima possibile (vedere paragrafo 4.9).
Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di disidratazione e malnutrizione cronica.
L'automedicazione con paracetamolo deve essere limitata quando si assumono anticonvulsivanti poiché con l'uso concomitante di entrambi i medicinali, la tossicità epatica è potenziata e la biodisponibilità di paracetamolo è ridotta, in particolare quando si usano dosi elevate di paracetamolo (vedere paragrafo 5.4).
Interferenza con gli esami di laboratorio
Il paracetamolo può influenzare il test per l'acido urico tramite acido fosforico wolframato e i test della glicemia tramite glucosio-ossidasi-perossidasi. Probenecid causa una riduzione di quasi due volte della clearance di paracetamolo tramite inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Per il trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione della dose di paracetamolo.
Eccipienti
Questo medicinale contiene aspartame e saccarosio:
Aspartame contiene una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso per chi è affetto da fenilchetonuria.
Non sono disponibili studi né non-clinici né clinici sull'uso di aspartame nei bambini al di sotto delle 12 settimane di età.
I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia?
L'assunzione di probenecid inibisce il legame di paracetamolo all'acido glucuronico, portando così ad una riduzione della clearance di paracetamolo di circa 2 volte. Nei pazienti che assumono probenecid in concomitanza, la dose di paracetamolo deve essere ridotta.
Il paracetamolo viene estensivamente metabolizzato nel fegato e pertanto può interagire con altri medicinali che utilizzano la stessa via metabolica o che sono in grado di inibire o indurre queste vie metaboliche. L'assunzione cronica di alcol e/o l'uso di sostanze che inducono gli enzimi epatici come rifampicina, isoniazide, erba di San Giovanni (Hypericum) e alcuni epilettici (carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, primidone) possono aumentare la tossicità epatica di paracetamolo a causa dell'aumentata e più rapida formazione di metaboliti tossici.
La somministrazione concomitante di paracetamolo e AZT (zidovudina) aumenta la tendenza alla neutropenia. Questo medicinale deve pertanto essere somministrato in concomitanza con AZT solo su consiglio del medico.
L'assunzione concomitante di medicinali che accelerano lo svuotamento gastrico, come metoclopramide, accelera l'assorbimento e l'insorgenza dell'effetto di paracetamolo.
Colestiramina riduce l'assorbimento di paracetamolo, e pertanto non deve essere somministrata entro un'ora dalla somministrazione di paracetamolo.
L'assunzione ripetuta di paracetamolo per più di una settimana aumenta l'effetto degli anticoagulanti, in particolare warfarin. Pertanto la somministrazione a lungo termine di paracetamolo in pazienti trattati con anticoagulanti deve avvenire sotto supervisione medica. L'assunzione occasionale di paracetamolo non ha effetti significativi sulla tendenza al sanguinamento.
Il paracetamolo aumenta i livelli plasmatici di acido acetilsalicilico e cloramfenicolo.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia?
Il sovradosaggio con paracetamolo può causare danno epatico che può essere letale.
Generalmente i sintomi compaiono nelle prime 24 ore e possono includere: nausea, vomito, anoressia, pallore e dolore addominale, oppure i pazienti possono essere asintomatici.
Il sovradosaggio con paracetamolo può causare necrosi delle cellule epatiche che può indurre necrosi completa e irreversibile che causa insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia che può portare a coma e morte. Simultaneamente, sono stati osservati livelli aumentati delle transaminasi epatiche (AST, ALT), deidrogenasi lattata e bilirubina insieme a livelli aumentati di protrombina che possono comparire tra 12 e 48 ore dopo la somministrazione.
Il danno epatico è probabile negli adulti che hanno assunto quantità maggiori di paracetamolo rispetto a quelle raccomandate. Si ritiene che eccessive quantità di metaboliti tossici si leghino in maniera irreversibile al tessuto epatico.
Alcuni pazienti possono essere a maggior rischio di danno epatico dovuto a tossicità di paracetamolo;
I fattori di rischio includono:
- pazienti con malattia epatica
- pazienti anziani
- bambini piccoli
- pazienti in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbitone, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni e altri induttori degli enzimi epatici
- pazienti che consumano regolarmente quantità maggiori di etanolo rispetto a quelle raccomandate
- pazienti con deplezione del glutatione, ad es. disturbi alimentari, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia.
Sono state inoltre segnalate aritmie cardiache e pancreatite.
Procedura di emergenza:
Trasferire immediatamente in ospedale.
Effettuare degli esami del sangue per determinare la concentrazione plasmatica iniziale di paracetamolo. In caso di sovradosaggio singolo acuto, la concentrazione di paracetamolo deve essere misura 4 ore dopo l'ingestione. Se il paracetamolo è stato ingerito nell'ora precedente deve essere considerata la somministrazione di carbone attivo.
L'antidoto N-acetilcisteina deve essere somministrato il prima possibile, secondo le linee guida nazionali di trattamento.
Deve essere attuato un trattamento sintomatico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati epidemiologici sull'uso orale di dosi terapeutiche di paracetamolo non indicano effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Studi sulla riproduzione con la somministrazione orale non hanno mostrato malformazioni o effetti tossici sul feto.
Di conseguenza, in condizioni normali d'uso, il paracetamolo può essere usato per tutta la durata della gravidanza, dopo una valutazione del profilo rischio-beneficio.
Durante la gravidanza, paracetamolo non deve essere preso per lunghi periodi, a dosi elevate o in associazione con altri medicinali, poiché in questi casi la sicurezza d'uso non è stata stabilita.
Allattamento
Dopo la somministrazione orale, il paracetamolo è escreto nel latte materno in piccole quantità. Non sono segnalati effetti indesiderati sui lattanti. Questo medicinale può essere usato durante l'allattamento al seno, alle dosi terapeutiche.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Paracetamolo non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Non sono stati condotti studi degli effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Una bustina contiene 1000 mg di paracetamolo.
Eccipienti con effetto noto:
Contiene 380 mg di saccarosio per bustina.
Contiene 40 mg di aspartame per bustina.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Saccarosio
Saccarina sodica
Aspartame
Povidone (K-30)
Aroma all'arancia
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Paracetamolo Aurobindo Pharma Italia 1000 mg polvere per soluzione orale è commercializzato in bustine di carta/PE/alluminio/PE.
Confezioni da 10, 12, 16, 20 e 40 bustine.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
- Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Cefalea
La cefalea o mal di testa è causata da contrazioni muscolari dovute a stress o tensione oppure da problemi della circolazione del sangue nel cervello. - Flebite
Infiammazione della parete venosa, che colpisce soprattutto le vene superficiali (flebite superficiale), in particolare delle gambe. Quando l'infiammazione è associata alla presenza di un coagulo di sangue che ostruisce il vaso, si parla di tromboflebite. - Fratture ossee
Rottura di un osso, generalmente accompagnata da lesioni dei tessuti circostanti, la cui gravità dipende da quale osso viene colpito e dal tipo di frattura. - Herpes zoster
Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido. - Influenza
L'influenza è una malattia infettiva virale caratterizzata da sintomi di infiammazione acuta delle prime vie aeree (naso, gola, bronchi) e malessere generalizzato - Mononucleosi
Malattia infettiva molto contagiosa. Il virus si trasmette attraverso il contatto intimo con i soggetti affetti, essendo presente nelle secrezioni (saliva, urine). Definita anche malattia del bacio perché negli adolescenti e nei giovani adulti viene contratta spesso attraverso il bacio. - Morbillo
Infezione virale acuta altamente contagiosa, caratterizzata da una tipica eruzione cutanea. Il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, la cui infezione determina un'immunità che dura tutta la vita. Per questa ragione, si tratta di una tipica malattia dell'infanzia. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Otite
Infiammazione dell'orecchio, causata spesso da un'infezione da batteri, virus o funghi. A seconda della parte dell'organo interessata viene definita otite esterna oppure otite media. - Pancreatite
Malattia dovuta all'infiammazione acuta o cronica del pancreas. Nella pancreatite acuta, il danno all'organo avviene improvvisamente e può determinarne la rapida distruzione ad opera degli enzimi digestivi pancreatici liberati. - Pleurite
Infiammazione acuta o cronica della pleura, membrana composta da due foglietti che rivestono la superficie esterna dei polmoni e l'interno della cavità toracica, a stretto contatto fra loro e separati solo da una piccola quantità di liquido. - Rosolia
Infezione virale acuta caratterizzata dalla comparsa di una tipica eruzione cutanea. La rosolia è causata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, lascia un'immunità permanente. Per questa ragione si tratta di una malattia tipicamente infantile. - Scottature solari
Un'esposizione eccessiva o senza un'adeguata protezione alle radiazioni del sole possono provocare lesioni della cute. L'effetto dipende dal fototipo, ma i filtri protettivi vanno sempre applicati - Sindrome premestruale
I segnali più comuni sono un fastidioso senso di tensione al seno, cefalea, gonfiore addominale e crampi, nervosismo, irritabilità, tristezza e crisi di pianto. Alcune donne risentono dei cambiamenti ormonali più delle altre ma sintomi scompaiono dopo l'inizio delle mestruazioni - Sinusite
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Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico