26 gennaio 2021
Ketoprofene sale di lisina Pensa
Cos'è Ketoprofene sale di lisina Pensa (ketoprofene sale di lisina)
Ketoprofene sale di lisina Pensa è un farmaco a base di
ketoprofene sale di lisina, appartenente al gruppo terapeutico
Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da
Pensa Pharma S.p.A.Confezioni e formulazioni di Ketoprofene sale di lisina Pensa disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di
Ketoprofene sale di lisina Pensa disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e
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A cosa serve Ketoprofene sale di lisina Pensa e perchè si usa
Adulti: trattamento sintomatico di stati infiammatori associati a dolore, tra i quali: artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrosi dolorosa, reumatismo extra-articolare, flogosi post-traumatica, affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia.
Indicazioni: come usare Ketoprofene sale di lisina Pensa, posologia, dosi e modo d'uso
Adulti: una bustina da 80 mg (dose intera) tre volte al giorno durante i pasti.
Anziani: la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati (vedere par. 4.4).
Pazienti con insufficienza epatica: si consiglia di instaurare la terapia al dosaggio minimo giornaliero (vedere par. 4.4).
Pazienti con leggera o moderata insufficienza renale: si consiglia di monitorare il volume di diuresi e la funzionalità renale (vedere par. 4.4).
Istruzioni: versare il contenuto di una bustina in mezzo bicchiere di acqua e mescolare.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ketoprofene sale di lisina Pensa
Il ketoprofene è controindicato in pazienti con storie di reazioni di ipersensibilità come broncospasmo, attacchi asmatici, riniti, orticaria o altre reazioni allergiche al ketoprofene, ASA o ad altri FANS.
Reazioni anafilattiche gravi e raramente fatali sono state riportate in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.8)
Il Ketoprofene è controindicato in pazienti con ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale.
Il ketoprofene è inoltre controindicato nel terzo trimestre di gravidanza.
Ketoprofene sale di lisina non deve essere somministrato nei seguenti casi:
- manifesta ipersensibilità al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- pazienti nei quali sostanze con analogo meccanismo d'azione (per esempio acido acetilsalicilico o altri FANS) provocano attacchi d'asma, broncospasmo, rinite acuta, o causano polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico;
- ulcera peptica attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale (due o piú distinti episodi di comprovata ulcerazione o emorragia), ulcerazione o perforazione, o dispepsia cronica;
- storie di perforazioni o emorragie gastrointestinali, relativi a precedenti terapie con FANS
- morbo di Crohn o colite ulcerosa;
- asma bronchiale pregressa;
- severa insufficienza cardiaca;
- gravi disfunzioni epatiche o renali;
- diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, o pazienti soggetti a terapia anticoagulante;
- gravidanza e allattamento (vedere par. 4.6);
- bambini e adolescenti di età inferiore a 14 anni.
Ketoprofene sale di lisina Pensa può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Uso in gravidanza
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale; pertanto, ketoprofene sale di lisina non deve essere somministrato durante la gravidanza.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il ketoprofene non dovrebbe essere somministrato a meno che non sia strettamente necessario. Se il ketoprofene è usato nelle donne che stanno cercando di rimanere incinte o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose dovrebbe essere la piú bassa e il trattamento il piú corto possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
- inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio
Conseguentemente, il ketoprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Uso durante l'allattamento
Nessun dato è disponibile sull'escrezione del ketoprofene nel latte umano
Ketoprofene sale di lisina non deve essere somministrato durante l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Ketoprofene sale di lisina Pensa
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale: Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazioni o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4).
Le reazioni avverse che sono state osservate in seguito alla somministrazione di ketoprofene negli adulti sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e in base alla frequenza:
molto comune (≥1/10)
comune (da ≥1/100 a < 1/10)
non comune (da ≥1/1.000 a < 1/100)
rara (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000)
molto rara (< 1/10.000)
non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
rara: anemia emorragica
non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, insufficienza midollare
Disturbi al sistema immunitario
non nota: reazioni anafilattiche (incluso lo shock)
Disturbi psichiatrici
non nota: alterazioni dell'umore
Patologie del sistema nervoso
non comune: cefalea, vertigini, sonnolenza
rara: parestesia
non nota: convulsioni, disgeusia
Patologie dell'occhio
rara: visione offuscata (vedere paragrafo 4.4)
Patologie dell'orecchio e del labirinto
rara: tinnite
Patologie cardiache
non nota: insufficienza cardiaca
Patologie vascolari
non nota: ipertensione, vasodilatazione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
rara: asma
non nota: broncospasmo (in particolare nei pazienti con conosciuta ipersensibilitá ad ASA o ad altri FANS), riniti
Patologie gastrointestinali
comune: dispepsia, nausea, dolori addominali, vomito
non comune: costipazione, diarrea, flatulenza, gastriti
rara: stomatiti, ulcere peptiche
non nota: esacerbazione di coliti e malattia di Crohn's, emorragie gastrointestinali e perforazioni
Patologie epatobiliari
rara: epatiti, aumento delle transaminasi, elevata bilirubina serica dovuta ai disturbi epatici
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
non comune: rash, prurito
non nota: reazioni di fotosensibilità, alopecia, orticaria, angioedema, reazione bollosa inclusa la Sindrome di Stevens - Johnson e la necrosi epidermica tossica
Patologie renali e urinarie
non nota: insufficienza renale acuta, nefrite tubo interstiziale, sindrome nefrotica, test anormali della funzione renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
non comune: edema, fatica
Esami diagnostici
rara: aumento di peso
L'esperienza derivata dalla commercializzazione delle formulazioni orali di ketoprofene sale di lisina evidenzia che la comparsa di effetti indesiderati è un evento molto raro. Basandosi sulla stima di pazienti esposti, derivata dal numero di confezioni vendute, e considerando il numero di segnalazioni spontanee, meno di un paziente ogni 100.000 ha manifestato reazioni avverse. Nella maggior parte dei casi i sintomi hanno avuto carattere transitorio e si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico.
Altre reazioni avverse riscontrate con le formulazioni orali di Ketoprofene sale di lisina, sono le seguenti:
eritema, esantema, esantema maculo-papulare, dermatite, eruzioni cutanee. Pirosi gastrica. Sono state segnalate emorragie gastrointestinali occasionalmente anche gravi ed ulcera peptica gastrica e duodenale, gastrite e gastrite erosiva con perforazione e/o emorragia gastrointestinale a volte fatale in particolare negli anziani. In due casi singoli si sono manifestate rispettivamente ematemesi o melena. Reazioni allergiche e anafilattoidi, shock anafilattico, edema della bocca. Sono stati riportati casi singoli rispettivamente di edema periferico e sincope. Capogiri. È stato riportato un singolo caso di tremore e ipercinesia in una paziente anziana trattata concomitantemente con un antibiotico chinolonico. Palpitazioni, tachicardia, ipotensione. Eccezionalmente sono stati segnalati casi di vasculite e rossore cutaneo. L'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p. es. infarto del miocardio o ictus). Dispnea, edema della laringe e laringospasmo. È stato riportato un singolo caso di insufficienza respiratoria acuta ad esito fatale in un paziente asmatico e sensibile all'aspirina. Sono stati riportati casi singoli rispettivamente di leucocitosi, linfangite, porpora, porpora trombocitopenica, trombocitopenia e leucocitopenia. Edema del volto ed ematuria. È stato riportato un singolo caso di oliguria. Edema periorbitale. È stato riportato un singolo caso di ansia, allucinazioni visive, ipereccitabilità e alterazione del comportamento in un paziente pediatrico che aveva assunto una dose doppia rispetto a quella raccomandata nel RCP. I sintomi sono scomparsi spontaneamente nell'arco di 1 o 2 giorni.
Altri effetti indesiderati osservati solo occasionalmente in seguito alla somministrazione di ketoprofene: stipsi, eccitabilità, insonnia, brividi, discinesia transitoria, astenia.
Alcuni FANS, incluso ketoprofene sale di lisina, possono causare, ma sono estremamente rare, reazioni ematologiche (anemia aplastica ed emolitica, e raramente ipoplasia midollare).
Patologie correlate:
- Artrite reumatoide
Tra le malattie reumatiche l’artrite reumatoide è una di quelle con più forte impatto sociale in termini di incidenza, riduzione della qualità di vita, in soggetti spesso giovani, e costi economici. Cruciale è la diagnosi precoce
- Artrosi
Malattia cronica della cartilagine articolare e dei tessuti circostanti, caratterizzata da dolore, rigidità e deficit funzionale.
- Flebite
Infiammazione della parete venosa, che colpisce soprattutto le vene superficiali (flebite superficiale), in particolare delle gambe. Quando l'infiammazione è associata alla presenza di un coagulo di sangue che ostruisce il vaso, si parla di tromboflebite.
- Gotta
Patologia caratterizzata dal deposito di cristalli di urato di sodio nelle articolazioni e nei tessuti circostanti, con attacchi infiammatori dolorosi delle articolazioni, a causa dell'aumento dei livelli ematici di acido urico (iperuricemia).
- Herpes zoster
Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido.
- Lupus eritematoso sistemico
Malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo, che può colpire articolazioni, reni, mucose e pareti dei vasi sanguigni.
- Mastopatia fibrocistica
Lesione benigna caratterizzata dalla presenza di dolore, cisti e modularità diffuse della mammella. Piccoli noduli sono normalmente presenti nel tessuto mammario, dovuti alle fluttuazioni ormonali a cui l'organo è sottoposto ad ogni ciclo mestruale. Il loro ingrandimento, associato alla presenza di
- Morbo di Paget
Malattia cronica dello scheletro, chiamata anche osteite deformante, caratterizzata da un rimodellamento patologico del tessuto osseo che ne provoca l'ingrossamento e l'indebolimento.
- Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia.
- Pleurite
Infiammazione acuta o cronica della pleura, membrana composta da due foglietti che rivestono la superficie esterna dei polmoni e l'interno della cavità toracica, a stretto contatto fra loro e separati solo da una piccola quantità di liquido.
- Poliposi
Condizione caratterizzata dalla presenza nel tubo digerente di numerosi polipi. I polipi neoformazioni benigne di tessuto che crescono nella parete dell'intestino, e più raramente dello stomaco, sporgendo nel lume, a volte attaccati attraverso un peduncolo.
- Sciatica
Un fenomeno molto comune che si manifesta con un intenso dolore dalla natica fino al piede e nei casi più gravi è accompagnato, in queste zone, da intorpidimento e debolezza. I rimedi? Analgesici, antinfiammatori e tanto riposo
- Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo
- Sindrome temporo-mandibolare
Alterazione della giunzione fra osso temporale del cranio e mandibola, o dei legamenti e dei muscoli che la supportano e la fanno muovere. Si tratta di un'articolazione molto delicata, il cui allineamento deve essere perfetto per permettere una normale masticazione
- Tendinite
Infiammazione dei tendini le strutture di tessuto fibroso che connettono i muscoli all'osso. In alcuni casi l'infiammazione si estende alla...
- Tiroidite
Alla prevenzione delle patologie tiroidee prima, durante e dopo la gravidanza è dedicata la Giornata Nazionale della Tiroide 2010, promossa e organizzata dalle principali associazioni dei pazienti
- Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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