Pollo in tegame alla birra e rosmarino

28 luglio 2017
Ricette Carne

Pollo in tegame alla birra e rosmarino



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Gustoso, leggero e molto semplice da realizzare, questo secondo di carne bianca è perfetto per una cena d'estate, accompagnato da una ratatouille di verdure cotte di stagione, dai peperoni alle melanzane e zucchine, oppure da una fresca insalatina. Il pregio nutrizionale maggiore di questa ricetta è quello di essere cotto con pochissimi grassi, anche grazie a un ingrediente d'eccezione: la birra. Che, come vedremo, è una bevanda dalle molte virtù. E meno male, visto che d'estate un bicchiere di birra è per molti una piacevole consuetudine.

Ingredienti



  • 1 pollo a pezzi
  • 1 lattina di birra chiara
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 ramo di salvia
  • 3 spicchi d'aglio
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale grosso q.b.
  • Pepe nero

Come devi fare


1. Comincia a lavare il pollo, spellandone alcuni pezzi, così resta meno grasso. Lavalo bene con acqua corrente e poi asciugalo altrettanto bene con carta da cucina.
2. Ungi una grossa padella con l'olio e, quando è ben calda, disponici i pezzi di pollo che farai rosolare a fiamma alta, rigirandoli spesso.


3. Nel frattempo lava e monda aglio, salvia e rosmarino e fai un battuto molto fine.


4. Quando il pollo è uniformemente rosolato versaci mezza lattina di birra e poi la manciata di aromi a cui avrai aggiunto un cucchiaio raso di sale grosso, mescola, abbassa la fiamma e copri con un coperchio.
5. Mescola ogni tanto il pollo, che cuocerà in 40 minuti circa, aggiungendo via via il resto della birra.


6. Quando è cotto, servi la carne con il sughetto dorato e caramellato che si è formato grazie alla birra.



Il must di questo piatto

Tante proteine "leggere" grazie alla carne di pollo, l'aggiunta di preziosi sali minerali degli aromi quali salvia e rosmarino, erbe ricche di preziose sostanze antiossidanti, pochi grassi solo vegetali e un vero asso nella manica: la birra. Che in questa ricetta viene utilizzata per cuocere la carne con ottimi risultati. L'alcol sfuma in cottura e la bevanda a base di cereali dona al pollo una perfetta doratura, aiutando la carne a mantenersi morbida all'interno e croccante fuori.

Una bevanda antiossidante
Oltre a essere forse la bevanda più antica al mondo, la birra è anche la più diffusa. È composta da acqua, malto, luppolo e lievito, anche se oggi sono frequenti tipi di birre a base di orzo, mais, segale e riso. E non è semplicemente una bevanda alcolica, ma contiene sostanze nutrienti al punto che nell'antichità veniva definita "pane liquido". Certamente ricca di vitamine, acido folico e sali minerali, tra cui più potassio e magnesio che sodio la birra è per questo una bevanda particolarmente diuretica.
Infine, la birra contiene etanolo in quantità sensibilmente minori rispetto alle altre bevande alcoliche e anche questo è un punto a suo favore. Ma non è tutto. Un recente studio australiano, condotto presso il Royal Perth Hospital, ha individuato una stretta correlazione tra l'assunzione moderata di birra e valori più elevati di colesterolo cosiddetto "buono", o Hdl, in una percentuale che può arrivare fino al 20 per cento in più, riducendo così il rischio di demenza senile e quello relativo alle malattie cardiovascolari. Tutto ciò anche grazie a una significativa riduzione di fibrinogeni e piastrine, elementi che favoriscono l'insorgenza di trombi. Nel luppolo e nel malto, ovvero le sostanze da cui viene sostanzialmente ricavata la birra, sono presenti inoltre una grande quantità di antiossidanti, che come sappiamo combattono i radicali liberi e contrastano l'invecchiamento del nostro organismo. Nella birra inoltre c'è anche il silicio, una sostanza che protegge le ossa dalla decalcificazione e quindi dall'osteoporosi.

Cruda o artigianale è meglio
La cosiddetta birra "cruda" ovvero la tipica birra artigianale è quella che apporta maggiori benefici all'organismo. L'assenza di pastorizzazione consente infatti di mantenere inalterate le proprietà organolettiche e le sostanze che interagiscono positivamente con l'organismo umano. In particolare, nella birra artigianale c'è molta vitamina B6 che previene l'accumulo di omocisteina, proteggendo così dall'insorgenza di malattie cardiache. Da alcuni studi è emersa anche la proprietà antiinfiammatoria della birra, in quanto il suo consumo moderato ma costante (massimo 2 o 3 bicchieri da 0,25 cl al giorno) ridurrebbe la concentrazione di proteine dall'azione infiammatoria tra cui la proteina C-reattiva.

Cosa dice la nutrizionista*:

«Le calorie fornite da una lattina di birra da 33 cl. sono circa 150, quindi chi sta seguendo una dieta ipocalorica farà bene a limitarne il consumo, bevendone un bicchiere una volta la settimana. In cottura, le calorie non incidono troppo perché l'alcol è destinato a evaporare. Un consiglio sano è quello di prestare attenzione a cosa si mangia con la birra. Sarebbe meglio infatti evitare l'abbinata con i lieviti, per esempio quelli della pizza - anche se è un grande classico - per evitare di consumare un eccesso di sostanza fermentate».

* Prof.ssa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell'alimentazione-Nutrizionista.
Collabora con La Prova del cuoco, Raiuno, ed è presidente della Fondazione italiana per l'educazione alimentare

La birra in cucina

  • La birra in cucina ha due funzioni: quella di bevanda e, come dimostra la ricetta di questa settimana, quella di ingrediente.
  • Tra le varie birre quella che più si adatta alla cottura è la birra chiara; in ogni caso è bene prestare attenzione a quale birra si usa tra i fornelli perché l'aggiunta può cambiare il sapore dei piatti.
  • Tenete presente però che l'aggiunta di birra a una ricetta può cambiarne il sapore. Un rischio che può succedere usando birre troppo amare e cioè troppo ricche di luppolo
  • Io amo molto aggiungerla a pollo o coniglio in quanto la birra regala ai piatti a base di carne bianca - spesso stopposa e insapore - un carattere più deciso.

A cura di:
Gloria Brolatti
Giornalista e food blogger
www.emoticibo.com



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